Venerdì 6 e sabato 7 febbraio si sono tenute le prime due lezioni del primo dei corsi dedicati alla Ricostruzione degli Incidenti Stradali (ci si è occupati anche delle prove di frenata).
Il catalogo dei corsi prevede due moduli base e 4 moduli specialistici a cui si aggiungono alcune giornate di studio su argomenti monografici (lettura del cronotachigrafo, esame delle cinture di sicurezza, ecc.).
Il primo dato positivo è l'interesse che i 24 partecipanti, provenienti in massima parte dalla Campania ma anche dal Lazio e dalla Puglia, hanno mostrato nei confronti della metodologia. Un corso decisamente di taglio pratico (ricco anche di teoria) dettato dalla convinzione che "ciò che faccio" mi resta più impresso di ciò che "mi raccontano che dovrei fare".
Sono stati introdotti alcuni concetti preliminari dei principi della fisica e questo ha consentito di cominciare a familiarizzare con le nozioni di attrito e con i metodi di lettura delle tracce al suolo.
Gli organizzatori, con l'aiuto del Per. Ind. Luigi Scarano, avevano eseguito, alcuni giorni prima, una serie di "prove di frenata" con un veicolo dotato di ABS. Le prove erano state ripetute con lo stesso veicolo privato del dispositivo ABS. I risultai sono stati esaminati e confrontati. Nel prossimo weekend le stesse prove verranno ripetute sulla pista di un autodromo di Airola e rilevate direttamente dai partecipanti.
I partecipanti, dopo una lezione teorica su come si rileva un incidente stradale con metodi tradizionali, hanno eseguito, sotto la guida esperta del Per. Ind. Ernesto Schember e dell'Ing. Domenico Zazzaro, una serie di esercitazioni pratiche; hanno redatto uno schizzo di campagna e, tornati in aula, ne hanno curato la "restituzione grafica".