Chiunque sia stato presente ed attento alla “lezio magistralis” che l’Ing. Lucio Pinchera ha svolto, venerdì 9 Dicembre 2011 presso il Class Hotel di Marigliano, non viaggerà mai più in auto senza aver allacciato la cintura di sicurezza e senza aver assunto una posizione di guida corretta. Ci si augura anche che egli stesso si farà promotore convinto di diffondere la cultura dell’uso di questi basilari quanto fondamentali strumenti di prevenzione.

Se anche si fosse trattato di apprendere solo questo sarebbe già stato un grande messaggio ed un grande risultato. Naturalmente l’ing. Pinchera ha fatto molto di più. Ha illustrato tutto quello che un attento “analista ricostruttore di incidenti stradali” deve essere in grado di verificare, nel corso della propria ispezione e analisi sui veicoli, se vuole svolgere il proprio compito con competenza e professionalità, al fine di determinare, nella ricostruzione di un incidente, tra le altre cose, anche il corretto uso o meno, da parte degli occupanti della vettura, delle cinture.

Ma cerchiamo di procedere con ordine e preliminarmente rivolgiamo al nostro amico Ing. Lucio i migliori  auguri per il compimento, in questa settimana, dei suoi venti anni di laurea in Ingegneria Meccanica ed i suoi venti anni di professione parallela di Ingegnere Meccanico ed Ingegnere Forense. Indubbiamente un bel traguardo e noi siamo fieri che egli lo abbia festeggiato proprio in concomitanza con la sua venuta a Marigliano. Naturalmente tra le cose di cui dobbiamo ringraziarlo non è di secondaria importanza il fatto che egli, per la lezione che ha tenuto, non abbia percepito nessun compenso. Raramente si incontrano professionisti così disponibili a condividere con gli altri il proprio sapere e  ho forte dubbi che se ne possano incontrare molti altri che lo facciano gratis. Ma il gesto di Pinchera va ben oltre il suo valore economico, egli ha dato una lezione di vita dimostrando che ciascuno di noi può svolgere bene ed esemplarmente il proprio lavoro solo se lo fa con passione e con abnegazione. E’ affascinante sentirlo parlare e non ti stanchi mai. Tre ore e passa di lezione e una attenzione, da parte dei circa 60 partecipanti, che non è mai calata neanche per un solo minuto. I convenuti, nella stragrande maggioranza Periti Industriali ed Ingegneri, provenivano da tutta la Campania, dal basso Lazio, dalla Puglia e dalla Calabria. Tutti hanno manifestato interesse e apprezzamento per quello che hanno ascoltato ed espresso l’auspicio che manifestazioni di questo genere abbiano a ripetersi non occasionalmente ma secondo un calendario ragionato e il cui percorso sia opportunamente prestabilito. Sia il titolare dello Studio Tecnico Gaetano Esposito, organizzatore della manifestazione, che l’Ing. Lucio Pinchera, fondatore dello Studio Tecnico di Ingegneria MeCrash, con tre sedi dislocate a Cassino, Avezzano e Roma, si sono detti disponibili ad aderire alle richieste avanzate e quanto prima formuleranno, ai professionisti interessati, una  serie di proposte di formazione e di aggiornamento.

L’ing. Pinchera ha iniziato la sua esposizione seguendo la storia e la evoluzione dei Sistemi di Sicurezza Passivi nel campo dell’automobile e particolarmente ha illustrato i

–    I principi di funzionamento dei sistemi di ritenuta per autoveicoli; –    I concetti di protezione passiva; –    Le logiche di attivazione dei dispositivi preposti; –    I metodi ed esempi di indagini sul campo del sinistro e sui veicoli; –    Il “mistero” delle centraline elettroniche; –    Le generalità sul nuovo metodo di calcolo energetico del “Triangolo”; –    Numerosi esempi di crash test sia in video che in fotografia.

Molti i casi pratici illustrati attraverso fotografie, prove sperimentali anche ad altissima risoluzione, grafici prestazionali, simulazioni di eventi. Costanti i richiami ai concetti e alle applicazioni della Fisica per la determinazione della Cinematica e Dinamica dell’impatto. Riportiamo qualche “frammento” della lezione a titolo esemplificativo:

Nel corso di tutta la esposizione l’Ing. Pinchera ha costantemente fatto riferimento alla legislatura penale di riferimento specificando ripetutamente che il Tecnico Ricostruttore è sempre chiamato a stabilire la relazione che esiste tra l’azione dei soggetti coinvolti nell’incidente e le norme ed i precetti del Codice della Strada che ne regolano l’agire.

Questo discorso lo ha portato ad enunciare la necessità che l’Analista Ricostruttore ha di esaminare e valutare la seguente serie di  Aspetti e profili Giurisprudenziali:

–    il nesso causale e la circostanza casuale; –    i profili di colpa specifici e generici; –    l’antecedente causale; –    colpa con previsione e colpa incosciente; –    Esiste il dolo eventuale ? Il caso Lucidi. –    le circostanze aggravanti specifiche o generiche; –    struttura del reato alla guida; –    il reato subito alla guida.

In chiusura L’ing. Lucio ha voluto dedicare la giornata di studio alla memoria di  tre ragazzi che, recentemente, in Via Petrarca, uno dei luoghi più belli di Napoli, hanno perso la vita in un tragico incidente. L’ingegnere ha dichiarato il proprio orgoglio di rappresentare nel procedimento giudiziario in corso le famiglie delle tre giovani vittime a cui carico, i mass media, avevano sprecato le più spregiudicate ipotesi di colpevolezza che andavano dall’uso di stupefacenti, all’uso di alcol, a insussistenti ipotesi di gare di corse tra vetture e ad altrettante inconsistenti ipotesi di folli velocità. Il senso che Pinchera ha dato alle sue ricerche e alle sue analisi nel caso in specie è stato quello di restituire alle tre giovani vittime, ed in particolare al ragazzo che era alla guida, il giusto e degno ricordo per essere considerati quello che erano, ovvero dei “bravi ragazzi” senza alcuna colpa in ciò che si è fatalmente verificato con responsabilità certamente riconducibili ad altri. E’ stata quindi mostrata una immagine che rivela in comparazione lo stato dei luoghi e ciò che sarebbe successo nel caso il tratto di strada fosse stato, come doveva essere, adeguatamente manutenuto e protetto. In tal modo i presenti hanno potuto comprendere la importanza della ricostruzione scientifica di un sinistro stradale se questa è proiettata alla prevenzione e al miglioramento della interazione tra Uomo – Macchina – Ambiente. Riportiamo per gentile concessione dell’Ing. Pinchera un frammento della ricostruzione dell’evento che non è difficile prevedere avrà diversi risvolti in sede giudiziaria:

Alcune foto della giornata di studi