Che cosa è l’AIS (Abbreviated Injury Scale)
L’AIS è un codice numerico utilizzato in medicina legale per quantificare lentità delle lesioni riscontrate sul corpo di un ferito.
LAIS è stato sviluppato per fornire ai ricercatori un semplice metodo numerico per graduare e comparare le lesioni secondo la gravità, e per standardizzare la terminologia usata per descriverle.
In primo luogo, lAIS è basato sulla lesione anatomica e di conseguenza cè uno ed un solo indice AIS per ciascuna lesione di qualunque persona.
In secondo luogo, l’AIS stabilisce l’indice delle lesioni e non delle conseguenze delle stesse.. Man mano che lAIS è stato migliorato, le conseguenze immediate di alcune lesioni vi sono state ricomprese, al fine di definire con maggior precisione la stessa lesione.
Dall’AIS deriva poi l’ I.S.S. (Injury Severity Score) per la valutazione complessiva della gravità del tà del politraumatizzato.
Come nasce l’AIS
Dalla sinergia di vari enti come lAmerican Medical Association, lAssociation for the Advancement of Automotive Medicine e della Society of Automotive Engineers.
Un comitato rappresentante quelle specializzazioni, con lassistenza di circa 35 consulenti, elaborò la prima versione della Abbreviated Injury Scale, pubblicata nel 1971.
A questa prima edizione sono seguite altre, fino a quella attualmente “vigente” del 1990. Ogni edizione rappresenta una revisione della precedente, secondo i progressi della medicina e sempre basandosi sulle osservazioni ed i rilievi provenienti da tutti coloro che, in tutto il mondo, usano la scala AIS.
Titolare dei diritti di riproduzione e di sviluppo dell’AIS e dell’I.S.S. è la A.A.A.M. (Association for the Advancement of Automotive Medicine), con sede nell’Illinois, USA, che ne cura la diffusione attraverso corsi a pagamento che si svolgono negli USA ed, eccezionalmente, nel Regno Unito.
Grazie a questi corsi la metodologia AIS si è diffusa negli USA, in nord-europa, in Australia, in Asia.
Dal 1999 si svolgono in Italia corsi in lingua italiana.
A che cosa serve l’AIS
LAIS fu sviluppato originariamente per essere usato nelle indagini sugli incidenti stradali con veicoli a motore per standardizzare i dati sulla frequenza e gravità delle lesioni da essi derivanti.
LAIS ediz. 1971, benchè elementare nella struttura, diventò lo strumento standard per i gruppi di indagine sugli incidenti, finanziati dal Ministero dei Trasporti degli Stati Uniti, nonché di altri gruppi collegati ad università o ad industrie automobilistiche negli Stati Uniti, in Europa ed in Australia.
La maggiore sofisticazione nella descrizione delle lesioni (l’edizione attuale comprende più di 4000 definizioni) ha permesso allAIS di essere sempre più utilizzato per la raccolta di dati: se le prime versioni dellAIS erano adatte per trattare una gran quantità di dati relativi ad incidenti stradali, le più recenti revisioni sono ora utili anche per ricerche con oggetto diverso da essi. Per la sua rispondenza anche a questa necessità, lAIS è stato accettato ovunque ed ha facilitato ricerche comparative su ogni tipo di lesione.
Come è strutturato l’AIS
La Abbreviated Injury Scale (AIS) è un sistema – basato sullanatomia e frutto del consenso tra esperti – che classifica le lesioni secondo la regione del corpo su una scala ordinale di gravità che parte dal valore AIS 1 (minore) e giunge al valore AIS 6 (attualmente senza possibilità di trattamento). LAIS non valuta gli effetti combinati delle lesioni multiple.
LInjury Severity Score (ISS), elaborato da Bakers, definisce invece la gravità complessiva delle lesioni nel caso del politraumatizzato.
Lindice ISS è la somma dei quadrati dei valori AIS più alti in tre differenti regioni del corpo.
A valori di ISS più grandi corrisponde una situazione complessiva del ferito più grave secondo una scala che va da 0 (assenza di lesioni) a 75 ( 52 + 52 + 52) morte.
Il valore di ISS=75 si ha non solo come somma dei tre valori massimi di AIS, ma viene assegnato anche in presenza di un solo valore di AIS pari a 6.
La metodologia AIS prevede l’uso di un “dizionario”, all’interno del quale sono singolarmente riportate le lesioni.
Nel dizionario AIS, ad ogni descrizione di lesione è assegnato un unico codice numerico a 6 caratteri, cui segue il codice AIS che indica la gravità della lesione.
Nota finale
È da sottolineare che la attribuzione di una definizione del dizionario e quindi del conseguente codice AIS richiede di essere supportata da precise evidenze, quali esami diagnostico-strumentali (Rx, TAC ecc.), report chirurgici o autoptici ecc. In altre parole, non possono essere prese in considerazione diagnosi che considerino la “possibilità” di lesioni; la lesione traumatica deve essere osservata e apprezzata nella sua oggettiva evidenza.