Tutte le campagne di sensibilizzazione a favore della prevenzione puntano a ridurre il rischio di incidenti.
In primo piano c’è la lotta alle distrazioni. Un incidente su tre non è causato da una collisione tra due veicoli ma da casi di sbandamenti che sono determinati da distrazioni imputabili a diversi fattori:
- la stanchezza,
- l’uso del telefonino anche per le consultazioni di sms o email in macchina,
- impostare il navigatore quando l’ auto è in movimento,
- parlare con il passeggero voltandosi verso i sedili posteriori.
Occhio al ‘rischio cellulare’ secondo ricerche americane e inglesi
- consultare il telefonino o impostare il navigatore per 4 secondi significa percorrere 89 metri senza vedere la strada,
- scrivere un sms quando si è al volante è come guidare bendati per 10 secondi.
Per prevenire i rischi alla guida mentre si parla al telefono si devono utilizzare gli auricolari, ma anche questo non ci mette al sicuro se infatti la conversazione impegna molto l’attenzione dell’automobilista, ci si può distrarre rispetto a una manovra di un veicolo che dobbiamo evitare o al pallone di un bambino che sbuca da una strada.
Uno studio francese mette in guardia dalla stanchezza. Un pericolo insidioso, responsabile di molti incidenti mortali.
Non è aprendo il finestrino o alzando il volume della radio che si può ovviare a questo pericolo. Quando ci sono segni di stanchezza bisogna fermarsi e prendere un caffè. Il colpo di sonno non perdona. Anche accendere una sigaretta in auto è un’operazione che si fa in una manciata di secondi.
Per le donne: Niente trucchi nè movimenti nelle borse alla ricerca di qualcosa, mentre si è alla guida.
Per uomini e donne invece questo altro avvertimento: Al volante non devono essere appoggiati giornali e Ipad. Le ‘tavolette’ si consultano in sicurezza, quando l’auto è parcheggiata.
Le regole vanno rispettate tutte perchè salvaguardano noi stessi.
Neanche andare piano è sufficiente: possono esserci infatti mille persone che si muovono sulla strada in modo non corretto. L’attenzione alla guida serve anche a cautelarsi rispetto agli errori altrui.
Non dimentichiamo poi l’obbligo delle cinture di sicurezza anche nei sedili posteriori. In un tamponamento, chi è seduto nei sedili posteriori, viene sbalzato avanti. In casi di collisione si possono aprire sia le porte che il portellone dietro. Allacciare le cinture è un gesto che deve diventare abituale. Un fatto culturale, che contribuisce a costruire sicurezza.
Ricordare poi di far controllare l’auto e le gomme.
Insomma, bisogna pensare che la sicurezza è un bene di tutti ed esige una responsabilità individuale.