Fonte: ASAPS 11 giugno 2012
La Spagna ha deciso di intervenire in maniera forte sul versante della sicurezza dei bambini trasportati in macchina. Forse il tutto è anche conseguenza della ricerca effettuata sugli incidenti stradali nel periodo che va dal 2008 e 2010 in cui sono deceduti dei minori: il 46% di questi non era protetto da sistemi di sicurezza come cinture o seggiolini omologati.
Per questa ragione il Procuratore coordinatore per la sicurezza stradale ha chiesto un vero giro di vite con linasprimento della legge sul traffico e con incremento della pena per il conducente se viene provato che il piccolo passeggero poteva essere salvato ricorrendo ai dispositivi di sicurezza previsti.
La magistratura spagnola chiede quindi misure più severe contro questo importante fenomeno di superficialità che pregiudica la sicurezza dei bambini in macchina, fino alla sospensione della tutela per i genitori che per almeno tre volte non facciano ricorso ai sistemi di protezione.
Il procuratore Bartolomè Vargas in un intervento a chiarimento della proposta ha annunciato che La legge sulla sicurezza dovrebbe contenere il chiaro divieto di circolazione per tutti i minori in veicoli pubblici o privati senza i sistemi di protezione adeguati.
Appare chiaro, quindi, che i genitori dei minori potrebbero essere accusasi di omicidio colposo anche nel caso in cui non fossero loro stessi alla guida dellauto e che gli autisti dei taxi dovrebbero altresì dotarsi di tutti i sistemi previsti per un eventuale trasporto di minori.
Per questo motivo aspre critiche sono state mosse soprattutto dagli autisti dei servizi pubblici che temono una ripercussione economica sul proprio lavoro.
A conforto ed integrazione di questa notizia rinnoviamo il pensiero e la proposta dellASAPS riguardo la possibilità di realizzare un mercato dell’usato dei seggiolini che, lo ricordiamo, se sono omologati non hanno una specifica scadenza e possono essere riutilizzati. Il mercato lo si può realizzare coinvolgendo le associazioni dei genitori, le associazioni di volontariato, gli stessi rivenditori di veicoli usati, le scuole, le parrocchie. Inoltre con la realizzazione di appositi portali web e il potenziamento di quelli già esistenti, si potrebbe presentare un ampio ventaglio dell’offerta che potrebbe avere 2 possibili proposte: fissazione di un costo dell’usato che varierà a seconda delle condizioni del seggiolino e messa a disposizione di seggiolini usati da offrire gratuitamente alle famiglie meno agiate.
Nel 2011 in Italia su 65 bambini che hanno perso la vita in incidenti stradali ben 45 (69%) erano trasportati. I numeri dell’Osservatorio il Centauro-Asaps illustrano che fra le più giovani vittime della strada il maggior numero si conta fra i piccolissimi. Infatti nella fascia detà cha va da 0 a 5 anni lOsservatorio ha registrato 36 decessi (55%), 17 i lenzuoli bianchi (26%) nella fascia che va da 6 a 10 anni, 11 in quella da 11 a 13 anni (17%). I feriti significativi che sono stati oltre 600.
Nel 2012 siamo a 25 bambini morti in incidenti di cui 16 trasportati.
Se una proposta simile a quella della Spagna noi la facessimo in Italia, ci troveremmo sotto il tiro incrociato di tanti settori, magari anche di alcuni genitori (li vediamo spesso) che senza fissare i loro piccoli, se ne stanno tranquilli alla guida usando anche il cellulare.
Il problema è di grande attualità e lo spunto offerto dalla Spagna non può che rincuorare offrendo uno spunto di speranza per una veloce soluzione.