Infortunistica stradale – Un drone rileva gli incidenti stradali
Operazione "occhio di falco" l'ha lanciata il Comando della polizia Municipale di Foligno guidato dalla comandante Piera Ottaviani. Si tratta di un progetto particolare dal quale è partita la sperimentazione che contempla l'impiego, per i soli compiti di polizia stradale, di un drone: un quadricottero dotato di una speciale telecamera per riprese aeree.
L'impiego del drone-quadricottero è previsto per i soli incidenti stradali ed, esclusivamente, per quelli di particolare gravita.
La strumentazione di ripresa, che attraverso una telecamera fissa dall'alto il luogo dell'incidente, è montata su un velivolo che tecnicamente è un Apr (aeromobile a pilotaggio remoto).
L'Apr viene mandato in volo al di sopra della zona dell'incidente per riprendere e fissare la scena dell'incidente. Questa poi, stampata e riprodotta in scala, consente di ricostruire con esattezza lo scenario del sinistro.
A impiegare il drone, come sottolineato dal comandante Ottaviani e dal tenente Sandro Mazzolini, è lo stesso personale della polizia municipale che si occupa dei rilievi degli incidenti stradali e che può impiegare il quadricottero esclusivamente nell'ambito delle funzioni di polizia stradale. Tutto ha preso le mosse dall'iniziativa dell'agente Umberto Ruzittu, che è anche ingegnere, e che, come altri colleghi del Comando di viale Marconi, si occupa del rilievo degli incidenti.
«L'agente Ruzittu – spiega la comandante Ottaviani – che è laureato in ingegneria, ha proposto di sua iniziativa, la sperimentazione dell'utilizzo del drone nei compiti di polizia stradale». Il suo impiego, introdotto, con grande anticipo su tutti gli altri, dal Comando di viale Marconi già dal 2013, è destinato al rilievo aereo di incidenti di particolare gravità.
L'agente Ruzittu, che ha messo a punto la tecnologia esistente, chiarisce come questa metodologia produce due vantaggi molto importanti:
- raffinare la massimo la precisione nelle operazione di rilievo,
- contrarre sostanzialmente i tempi che queste operazioni richiedono riducendoli da circa 3 ore ,con i metodi tradizionali, ai 3 minuti necessari con l'uso del drone.
Non si tratta, relativamente ai tempi, di una sola necessità di polizia della strada, ma si consente in questo modo di non tener bloccati dalle operazioni di rilievo interi tratti stradali, della viabilità principale e di quelle secondarie, per periodi lunghi.
Lo strumento introdotto oltre ad agevolare gli agenti che eseguono i rilievi consente di ridurre al massimo i disagi al traffico che interessano il teatro dell' incidente.
L'Ingegnere Umberto Ruzittu è socio di ASAIS-EVU Italia – Il country group italiano di ASAIS – EVU Italia che è il riferimento per l’Italia di EVU (Europaische Vereinigung fur Unfallforschung und Unfallanalyse e.V.), associazione che raccoglie gli esperti che si occupano dello studio e dell’analisi degli incidenti stradali con metodologia rigorosamente scientifica.
di Giovanni Camirri – Il Messaggero