Fonte: www.asaps.it
Nel 2011 sulle strade ancora troppe le vittime fra i bambini
Secondo lOsservatorio il Centauro ASAPS hanno perso la vita 65 bambini da 0 a 13 anni (38 femmine e 27 maschi) e 625 sono rimasti feriti in 541 incidenti significativi
Ben 45 bambini erano trasportati (69%), 5 i ciclisti e 14 erano a piedi
Fino a 5 anni la fascia più a rischio con 36 vittime
Nei centri abitati il maggior numero di incidenti e di decessi dei piccoli.
Il 25% dei bambini sono di origine straniera
Il tragico e assurdo incidente a Revine Lago di Treviso nel quale ha perso la vita un bambino di 10 anni ripropone laspetto crudele di questo versante della sinistrosità stradale.
Nel 2011 il più sconfortante degli Osservatori dellAsaps, quello che raccoglie i dati delle giovani vittime della strada nella fascia cha va da 0 a 13 anni ha registrato 541 incidenti gravi nei quali hanno perso la vita 65 bambini (16 quelli di origine straniera, cioè il 25%) e 625 sono rimasti feriti. Dei 65 bambini deceduti 38 erano femmine e 27 i maschi.
Le vittime sotto i 13 anni registrate dallASAPS nel 2010 erano state 59, lincremento è quindi del 10%.
LOsservatorio il Centauro-Asaps non ha la pretesa di avere raccolto tutti gli eventi, ma certamente i più gravi attraverso le notizie delle agenzie di stampa e quelle raccolte dai propri 600 referenti sparsi sul territorio nazionale e comunicate alla sede di Forlì. Ricordiamo anche che lOsservatorio raccoglie solo i dati della fascia detà che va da 0 a 13 anni.
Delle 65 giovanissime vittime ben 45, pari al 69%, erano trasportate a bordo dei veicoli e questo aspetto ripropone drammaticamente il tema del fissaggio dei nostri piccoli sui seggiolini. Non si conosce il dato di quante fra queste 45 vittime fossero regolarmente allacciate, anche se si può ritenere che una percentuale significativa non fosse trasportata a norma. In particolare nei casi di espulsione dallabitacolo del mezzo dopo lo schianto.
5 bambini sono stati travolti con la loro bicicletta. 14 erano a piedi per strada. In un caso il bambino era su un ciclomotore.
Un altro aspetto sul quale lAsaps richiama sempre la sua attenzione è la tipologia stradale dove sono avvenuti gli incidenti. Sono le strade delle aree urbane quelle più a rischio. Ben 336 dei 541 incidenti, (62%) sono avvenuti nei centri abitati. E non si pensi che si tratti di quelli meno gravi. Infatti nei centri abitati si sono contati fra i piccini 27 morti (41%) e 364 feriti (67%).
Sulle strade statali e provinciali gli incidenti sono stati 128 (23,6%) e hanno causato 20 morti (31%) e 162 feriti (26%). In 36 episodi non è stata indicata la tipologia della strada.
Appena 41 gli episodi sulla rete autostradale che hanno causato però 13 decessi (20%) mentre 49 bambini hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari (7,8%).
Fra le più giovani vittime della strada il maggior numero si conta fra i piccolissimi. Infatti nella fascia detà cha va da 0 a 5 anni lOsservatorio ha registrato 36 decessi (55%), 17 i lenzuoli bianchi (26%) nella fascia che va da 6 a 10 anni, 11 in quella da 11 a 13 anni (17%). Per una vittima non è stato possibile fissare letà.
In 12 incidenti il conducente del veicolo coinvolto è risultato ubriaco o drogato. Sono stati invece 38 gli incidenti causati da pirati della strada.
Le regioni che segnano il più elevato numero di incidenti con bambini sono la Lombardia con 109, segue lEmilia Romagna con 70 e il Veneto con 55.
Invece le regioni che contano il più elevato numero di decessi per incidenti ai più piccoli sono la Lombardia e la Sicilia con 11 vittime (in Sicilia 3 incidenti con 2 bambini morti ognuno) il Veneto con 7, il Lazio con 6 e infine la Campania con 5 e la Calabria con 4.
LASAPS insiste nel ricordare che ogni volta che un bambino perde la vita sulla strada la responsabilità è sempre di un adulto che non ha rispettato le regole (velocità, alcol, uso seggiolini) o di un adulto che non lo ha vigilato.