Forse, presto, potremo sapere quanti incidenti in Italia sono legati a consumo di sostanze alcoliche e stupefacenti. Il 12 novembre 2012, infatti, l’Istat ha deciso di istituire un gruppo di lavoro dedicato a rivedere completamente il sistema di approvvigionamento dei dati, creando un nuovo modello di rilevazione che metta finalmente l’Italia in grado di sapere quanti ubriachi o drogati (o tutte e due le cose insieme) siano coinvolti in eventi infortunistici.

Prende vita infatti un Gruppo di Lavoro interistituzionale con l’obiettivo di procedere alla “Ristrutturazione del modello di rilevazione Istat su incidenti stradali con lesioni a persone.
Il gruppo di lavoro coordinato dalla dott.ssa Silvia Bruzzone  primo ricercatore dell’Istat, è composto da funzionari dell’ACI, con la dott.ssa Lucia Pennisi, ingegneri del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, funzionari della Polizia Stradale, ufficiali dei Carabinieri, funzionari della Polizia Locale, dell’ANCI e dell’UPI. Il gruppo dovrà concludere i suoi lavori entro 12 mesi

La ASAPS (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale) per anni  ha contestato, invano,  l’assoluta inattendibilità dei dati relativi alle ebbrezze e denunciato  che i modelli di rilevazione dei dati erano strutturati in maniera tale che praticamente di nessun sinistro si poteva alla fine avere un dato certo.

La conseguenza  grave è che, trattandosi di dati ufficiali, sono stati gli unici su cui molti hanno imbastito il proprio lavoro e  facendosene scudo hanno gettato fumo sulle proprie politiche commerciali o di interesse.

Per anni si è continuato a sostenere che in Italia solo il tre per cento dei morti sulla strada è legato ad alcol e droga e questa sottostima ha portato a sottovalutare il rischio alcol e droga sulla strada!

Per anni si è voluto negare che l’alcol fosse la terza o la quarta causa di incidente stradale, e chi osava farlo veniva considerato come mistificatore della realtà, perché contrario alla vendita di alcolici e superalcolici e questo contrastava con gli interessi di alcune ben note e spregiudicate categorie.

Ora speriamo che per tutti sia pronto ad arrivare il giorno della verità.

Fonte: http://www.asaps.it/