Riceviamo da Pasquale Passaro e volentieri pubblichiamo

IL NUMERO DI TELAIO

Pasquale PassaroLa norma 4030 della International Organization for Standardization, in acronimo ISO, definisce il numero di identificazione di un veicolo, che è detto V.I.N. (Vehicle Identification Number). Esso è composto da 17 caratteri posti generalmente su un’unica riga; i caratteri utilizzabili per la sua composizione sono i numeri arabi da 0 a 9 e le lettere dell’alfabeto latino escluse “ O, I, Q “ poiché facilmente falsificabili ed erroneamente interpretabili per 0 o 1. La lettera “ O “ è usata solo per identificare nel secondo o terzo carattere alcuni veicoli di costruzione tedesca (Opel, Ford, Porsche). La Conferenza di Ginevra del 1975 l’ha recepita ed è stata adottata nella gran parte dei paesi della comunità internazionale.

Il numero di telaio

Possiamo definirlo come l’impronta digitale del veicolo; identifica, infatti, uno ed un solo veicolo come l’impronta digitale identifica una sola persona.

Prima del 1981 il numero di telaio del veicolo erano composti da una serie variabile di caratteri che andavano da quattro a venticinque, apposti a discrezione della casa produttrice; necessità di carattere organizzativo e commerciale, del tipo di quelle già sentite a livello internazionale per i pesi e le misure, portarono alla norma indicata in apertura.

Nel nostro paese la norma trova attuazione nell’art. 74 del Codice della strada Immagine 1.1  

e negli articoli 232 e 233 (VII Allegato) del suo Regolamento di esecuzione

Immagine 1.2

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Purtroppo l’assenza di precise indicazioni sulla posizione in cui punzonare il numero identificativo comporta spesso difficoltà nel suo reperimento nelle ispezioni peritali, bisogna considerare che in Europa esso è posto dalle varie case costruttrici in ben 22 diverse collocazioni e, se comprendiamo anche gli USA ed il Canada, giungiamo fino a 36.                      Immagine 2

Per quanto attiene ai ciclomotori la faccenda è ugualmente complicata; si pensi che per i soli modelli di 50cc. esistono  ben 27 diversi punti in cui è apposto. Immagine 3

Che cosa indicano i numeri e le lettere che compongono il V.I.N. ?

Esistono, consultabili su Internet, vari programmi di decodifica del numero di telaio di un veicolo, ma non riteniamo i loro risultati completamente affidabili o almeno applicabili universalmente.

Solo poche indicazioni, che riguardano esclusivamente i primi sei caratteri, possono essere generalmente accolte; per le altre si tratta di libere interpretazioni, spesso fantasiose e facilmente contestabili.

In sostanza si tratta di scomporre il V.I.N. in  tre gruppi o sezioni.

La prima sezione, composta dai primi tre caratteri, è detta W.M.I. (World Manufacturer Identification) comprende dati certi conseguenza della norma ISO 3780 ed indica nel primo o nei primi due il paese di costruzione

1 = USA, 2 = Canada, Z = Italia, J = Giappone, W = Germania, VF = Francia, VS = Spagna e nel secondo e terzo o solamente nel terzo la casa costruttrice che, però, varia a seconda del paese nel quale effettivamente viene prodotto il mezzo:

in Italia ZAR indicherà l’Alfa Romeo, ZFA la Fiat, ZLA la Lancia; in Germania WVW la Volkswagen, WDB o WDD la Mercedes, WBA la BMW e richiamandoci all’uso consentito della lettera “ O “ WFO la Ford, WOL la Opel e WPO la Porsche; in Francia VF1 la Renault, VF3 la Peugeot, VF7 la Citroen; in Spagna VSS la Seat, VS6 la Ford prodotta in questo paese e questa stessa casa negli USA sarà 1FO ed in Inghilterra SFA.

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La seconda sezione, e qui comincia il problema della libertà di uso dei caratteri da parte dei costruttori, viene chiamata V.D.S. (Vehicle Descriptor Section) e si dice composta da sei o anche otto caratteri; di essi solo i primi tre danno certezze, gli altri dovrebbero indicare specificità tecniche del telaio o della meccanica fino all’ottavo, nel nono un codice di verifica dei precedenti caratteri assegnati, nel decimo l’anno di fabbricazione e nell’undicesimo lo specifico stabilimento di produzione; rispondono a queste caratteristiche solo per i veicoli punzonati negli USA.

La Fiat ha posto in questa sezione le prime tre cifre numeriche che corrispondono al numero di progetto (numero che per un certo periodo dava anche il nome al veicolo posto in circolazione Fiat 124, 125, 126, 127, 128, 130, 131, 132) seguite da quattro zeri che comprenderebbero, secondo la tecnica di decodifica rilevabile su internet, il nono carattere, codice di verifica, ed il decimo, anno di fabbricazione; quest’ultimo, applicando la scala trentennale, corrisponderebbe sempre al 2009!

Nella decima posizione sugli autoveicoli prodotti dalla Mercedes troviamo sempre il numero 1, raramente il 2: esso non indica in effetti l’anno di fabbricazione che sarebbe sempre 2001 e raramente 2002,  ma che il veicolo ha la guida a sinistra (1) o a destra (2).

Gli ultimi sei caratteri dal dodicesimo al diciassettesimo compongono la sezione denominata V.I.S. (Vehicle Identifier Section) e costituiscono il numero seriale progressivo del veicolo a mano a mano che viene rilasciato dalla catena di produzione preceduto da codici di modello o di motorizzazione, necessari nell’acquisto dei ricambi,  i cui rivenditori chiedono sempre la carta di circolazione, per ottenere l’esatto particolare.

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