Il fatto

“…il giorno xxxxxxxxx alle ore 20.00 circa, la Nissan Qashqai si trovava in Nola NA e percorreva la  SS 7 Bis con direzione Nola – Schiava di Tufino; che, giunto all’altezza del negozio “Ferri” il conducente dell’autovettura Alfa 147 nel ripartire da una posizione di sosta dal marciapiedi, non concedeva la dovuta precedenza ai veicoli in circolazione ed investiva, nella parte laterale destra, Nissan Qashqai

“…che, a causa e per l’effetto di ciò, il conducente della Nissan Qashqai perdeva il controllo della stessa ed andava ad impattare con la sua parte anteriore sinistra contro una autovettura Ford Kuga ferma al semaforo, in attesa di svoltare a sinistra;…”

Nel meriuto del sinistro per il quale l'attore chiede il risarcimento la compagnia di assicurazioni lo nega perchè, a suo dire, il veicolo attoreo, al momento del sinistro, risultava fermo in altro luogo diverso da quello indicato dall'attore nella propria richiesta.

Nell'ultima partre di questa relazione dimostreremo invece che le posizioni indicate dal report offerto in visione dalla stessa compagnia, conferma che il veicolo si trovava esattamente nel posto indicato dall'attore dannegguiato.

Dala lettura del reporto prodotto dalla compoagnia si evince che è infondata la contestazione mossa dalla compagnia convenuta anche perché la rappresentazione geografica delle coppie di coordinate che emergono dal report della scatola nera

restituisce esattamente la zona in cui i fatti sono stati dichiarati come luogo dell’evento.

Da ciò consegue che la contestazione mossa, seppur formalmente possibile, nei fatti appare del tutto infondata.

Non è dato sapere se la contestazione rivelatasi INFONDATA è stata frutto di una cattiva interpretazione dei dati forniti dal dispositivo OCTO o si è trattato di una cattiva "lettura" da parte del liquidatore. In entrambi i casi  si può asserire che è stata del tutto incoerente con la realtà dei fatti.

 

Quesiti

 

  1. ACCERTI, mediante ispezione del luogo del sinistro e perizia comparativa, se i danni che l’attore assume essere stati subiti dalla sua autovettura siano conseguenza diretta della collisione con il veicolo del convenuto, verificandone la compatibilità ed il nesso di causalità sulla base della dinamica così come rappresentata;
  2. PROCEDA, in ipotesi di mancato accostamento dei veicoli, ad effettuare ricerche presso le parti;
  3. EFFETTUI, in carenza di ogni altro elemento, la riproduzione del fatto con mezzi similari;
  4. DESCRIVA i danni subiti dai veicoli;

 

IDENTIFICAZIONE DEGLI AUTOVEICOLI.

a) VEICOLO DELL’ATTORE

 

      Trattasi di autoveicolo di fabbricazione inglese, marca NISSAN, modello QASHQAI, versione 1.5 dCi Suv 5p/d/1461cc, immatricolato come autoveicolo ad uso privato, immatricolato dall’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile in data xx/03/2014.

      Il veicolo è stato identificato, tramite il numero di omologazione ed è stata estratta la seguente scheda tecnica dal data base del programma ACTA

 

 

La carrozzeria del veicolo è del tipo chiuso, con alloggiamento per 5 posti.

Monta un motore di 1461cc, con alimentazione a gasolio.

Agli atti risultano depositate N° 8 foto, che raffigurano i seguenti danni riportati:

 

 

 

b) VEICOLO DEL CONVENUTO

 

      Trattasi di autoveicolo di fabbricazione italiana, marca ALFA ROMEO, modello 147, versione 1.9 85 kW immatricolato come veicolo ad uso privato, immatricolato dall’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile in data xx/09/2003.

      Il veicolo è stato identificato, tramite il numero di omologazione ed è stata estratta la seguente scheda tecnica dal data base del programma ACTA:

 

 

Il veicolo monta un motore di 1910cc, con alimentazione a gasolio.

Il veicolo non è stato ispezionato perché risulta venduto.

Agli atti non esistono foto che raffigurano i danni riportati.

 

 

c) TERZO VEICOLO COINVOLTO

 

      Trattasi di autoveicolo di fabbricazione inglese, marca FORD, modello KUGA, versione 2.0 103 kW, immatricolato come autoveicolo ad uso privato, immatricolato dall’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile in data xx/03/2011.

      Il veicolo è stato identificato, tramite il numero di omologazione ed è stata estratta la seguente scheda tecnica dal data base del programma ACTA

 

 

La carrozzeria del veicolo è del tipo chiuso, con alloggiamento per 5 posti.

Monta un motore di 1997cc, con alimentazione a gasolio.

Il veicolo non è stato ispezionato perché non è parte in causa.

Agli atti non esistono foto che raffigurano i danni riportati.

 

STATO DEI LUOGHI E DINAMICA

 

Il Luogo

 

Il sinistro si è verificato nel territorio del Comune di xxxxxxxx alla Via xxxxxx all’altezza del negozio xxxxxxx

 

 

La Dinamica:

 

Dall’atto di citazione si evince la seguente dinamica:

 

“…il giorno xxxxxxxxx alle ore 20.00 circa, la Nissan Qashqai si trovava in xxxxxxx e percorreva la xxxxxx con direzione xxxxxxxxx; che, giunto all’altezza del negozio “xxxx” il conducente dell’autovettura Alfa 147 nel ripartire da una posizione di sosta dal marciapiedi, non concedeva la dovuta precedenza ai veicoli in circolazione ed investiva, nella parte laterale destra, la Nissan Qashqai

“…che, a causa e per l’effetto di ciò, il conducente della Nissan Qashqai perdeva il controllo della stessa ed andava ad impattare con la sua parte anteriore sinistra contro una autovettura Ford Kuga ferma al semaforo, in attesa di svoltare a sinistra;…”

 

Rappresentazione della dinamica descritta:

 

 

Come è possibile osservare nella descrizione della dinamica, essa è costituita da due fasi, in particolare:

 

 

  • Fase Uno: urto diretto tra il veicolo Alfa 147 e il veicolo Nissan Qashquai

 

“…il giorno xxxxxxxxx alle ore 20.00 circa, la Nissan Qashqai si trovava in xxxxxxx e percorreva la xxxxxx con direzione xxxxxxxxx; che, giunto all’altezza del negozio “xxxx” il conducente dell’autovettura Alfa 147 nel ripartire da una posizione di sosta dal marciapiedi, non concedeva la dovuta precedenza ai veicoli in circolazione ed investiva, nella parte laterale destra, la Nissan Qashqai

 

Rappresentazione grafica della dinamica descritta:

 

 

 

 

L’urto può essere considerato di tipo laterale a destra, dal davanti a dietro.

 

 

  • Fase Due: urto indiretto tra il veicolo Nissan Qashqai e il veicolo Ford Kuga

 

“…che, a causa e per l’effetto di ciò, il conducente della Nissan Qashqai perdeva il controllo della stessa ed andava ad impattare con la sua parte anteriore sinistra contro una autovettura Ford Kuga ferma al semaforo, in attesa di svoltare a sinistra;…”

 

Rappresentazione grafica della dinamica descritta:

 

 

L’urto può essere considerato di tipo posteriore sulla destra.

 

CONCLUSIONI

 

Considerazioni sulla dinamica.

 

La dinamica descritta agli atti è costituita da due fasi:

 

  • Considerazioni sulla prima fase della dinamica: urto diretto tra il veicolo Alfa Romeo 147 e il veicolo Nissan Qashqai

 

Questa è la dinamica che si legge nella produzione attorea, relativa alla prima fase:

 

“…il giorno xxxxxxx alle ore 20.00 circa, la Nissan Qashqai si trovava in xxxxx e percorreva la xxxxxxx con direzione xxxxxxxxx; che, giunto all’altezza del negozio “xxxxx”, il conducente dell’autovettura Alfa 147 nel ripartire da una posizione di sosta dal marciapiedi, non concedeva la dovuta precedenza ai veicoli in circolazione ed investiva, nella parte laterale destra, la Nissan Qashqai”

 

 

Preliminarmente va analizzato il concetto di coerenza e il concetto di compatibilità.

Accertare la coerenza significa semplicemente verificare che il danno presente sul veicolo attoreo sia coerente con la dinamica denunciata.

Nel caso specifico, il danno presente sulla fiancata destra del veicolo Nissan Qashqai

 

 

è coerente con un urto di tipo laterale a destra, dal davanti a dietro, subito da un veicolo che lo abbia attinto con la propria parte anteriore laterale sinistra.

 

 

 

Dunque il danno nella fiancata destra del veicolo attoreo è coerente ma non può essere definito, tout court, anche compatibile perché esprimersi sulla compatibilità significa verificare che i danni presenti sul veicolo attoreo sono morfologicamente compatibili con quelli presenti sul veicolo del convenuto.

 Nel caso che ci occupa non abbiamo foto del veicolo Alfa Romeo 147 nelle quali è possibile osservare l’entità del danno alla parte anteriore laterale sinistra (parte con la quale esso avrebbe impattato il veicolo attoreo) e quindi, mancando uno dei due termini di paragone, non posso asserire che il danno oltre che coerente sia anche compatibile.

Non è stato possibile fare un accostamento neanche tra veicoli similari ed allora io ho provveduto a fare un accostamento "virtuale" utilizzando sagome in scala tratte dalla banca dati AUTOVIEW e RECON DATA di cui sono regolarmente licenziatario.

 

 

 

Il danno riportato sulla fiancata destra dell’autoveicolo Nissan, oltre ad essere coerente è anche compatibile per altezza.

 

  • Analisi delle dichiarazioni del CTP di parte convenuta in occasione del 1° accesso BIS – Urto diretto tra il veicolo Alfa Romeo 147 e il veicolo Nissan Qashqai

 

 

 

Nella figura precedente, si è posizionato il veicolo Alfa Romeo con due ruote sul marciapiede di 15 cm di altezza.

Di seguito si evidenzia che:

  1. La sagoma di colore viola raffigura la posizione della Alfa con le ruote posizionate sulla carreggiata nel punto più lontano dal marciapiede;
  2. La sagoma di colore verde raffigura la posizione dell’Alfa Romeo con le ruote posizionate sulla carreggiata nel punto più vicino al marciapiede;

 

Dalla rappresentazione effettuata si evince che, nonostante l’area di contatto Alfa Romeo / Nissan sia leggermente più bassa di 2.1 cm nella configurazione “auto inclinata”,

 

 

 

È evidente che, la zona di contatto dell’Alfa Romeo (gialla nella configurazione in piano, azzurra nella configurazione inclinata) si sovrappone comunque alla zona di deformazione in rosso sul veicolo Nissan attoreo.

Quindi, l’affermazione del CTP di parte convenuta, ovvero la posizione più bassa rispetto all’altezza normale della ruota sulla carreggiata, influisce, in minima parte sulla compatibilità altimetrica delle parti a contatto. Infatti, le zone di compatibilità si sovrappongono, come dimostrato tecnicamente.

 

  • Considerazioni sulla seconda fase della dinamica: urto indiretto tra il veicolo Nissan Qashqai e il veicolo Ford Kuga.

 

Questa è la dinamica, relativa all’urto indiretto, presente in produzione attorea:

 

“…che, a causa e per l’effetto di ciò, il conducente dell’autovettura attorea perdeva il controllo della stessa ed andava ad impattare con la sua parte anteriore sinistra contro una autovettura Ford Kuga  ferma al semaforo, in attesa di svoltare a sinistra;…”

 

 

 

Preliminarmente va analizzato il concetto di coerenza e il concetto di compatibilità.

Accertare la coerenza significa semplicemente verificare che il danno presente sul veicolo attoreo sia coerente con la dinamica denunciata.

Nel caso specifico, il danno presente sulla parte anteriore laterale sinistra del veicolo Nissan Qashqai

 

 

è coerente con un urto di tipo anteriore laterale a sinistra, provocato dall’impatto contro la zona posteriore destra di un veicolo.

 

 

 

Dunque il danno nella parte anteriore laterale sinistra del veicolo attoreo è coerente ma non può essere definito, tout court, anche compatibile perché esprimersi sulla compatibilità significa verificare che i danni presenti sul veicolo attoreo siano morfologicamente compatibili con quelli presenti sul terzo veicolo coinvolto Ford Kuga.

Nel caso che ci occupa non abbiamo foto del terzo veicolo coinvolto Ford Kuga, che non è parte in giudizio, nelle quali sarebbe stato possibile verificare entità e forma del danno alla parte posteriore laterale destra (parte che sarebbe stata urtata dal veicolo attoreo Nissan Qashqai) e quindi, mancando uno dei due termini di paragone, non posso asserire che il danno oltre che coerente sia anche compatibile.

Non è stato possibile fare un accostamento neanche tra veicoli similari ed allora io ho provveduto a fare un accostamento "virtuale" utilizzando sagome in scala tratte dalla banca dati AUTOVIEW e RECON DATA di cui sono regolarmente licenziatario.

 

 

Il danno riportato nella parte anteriore laterale sinistra dell’autoveicolo Nissan, oltre ad essere coerente è anche compatibile altimetricamente.

Abbiamo sin qui esaminati i danni per rispondere ai quesiti sulla compatibilità, Passiamo ora ad esaminate attentamente i dati della scatola nera per capire se risponde al vero che da essi consegue che il veiuclo era altrove.

 

 

Considerazioni sul dispositivo “scatola nera” OCTO

 

Si pone adesso, evidenza sulla considerazione effettuata in produzione di convenuta compagnia, in merito alla collocazione spazio-temporale del veicolo di parte convenuta Alfa 147 sul luogo del sinistro.

In particolare, nella comparsa di costituzione e risposta della predetta compagnia convenuta, si sostiene che il veicolo di parte convenuta era fermo in altro comune e non in movimento sul luogo del sinistro.

 

 

In citazione emerge che il veicolo di parte convenuta si appresta a “ripartire da una posizione di sosta dal marciapiedi…nei pressi del negozio xxxx”.

 

Nella produzione della convenuta compagnia è esibito il report telematico del dispositivo satellitare OCTO relativo al giorno in cui si è verificato il sinistro. In particolare, ho analizzato tale report nell’intervallo di tempo in cui, secondo la parte attrice, si è verificato il sinistro in questione (ore 20 circa).

Di seguito un estratto del report:

 

 

Da tale immagine, nel riquadro in azzurro, si leggono le coordinate dei vari posizionamenti del veicolo negli istanti in cui il dispositivo satellitare ha rilevato il segnale. Grazie al tool di google maps che identifica le posizioni inserendo le coordinate, sono riuscito a collocare i punti delle rilevazioni al suolo. Di seguito le risultanze:

 

In figura precedente si osserva, nel cerchio giallo, le posizioni successive individuate. Esse testimoniano che tale veicolo, nelle condizioni spazio-tempo indicate in citazione era presente in tale luogo con motore acceso e spento alternativamente.

Da ciò evince che è infondata la contestazione mossa dalla compagnia convenuta anche perché la rappresentazione geografica delle coppie di coordinate che emergono dal report della scatola nera

 

 

 

restituisce graficamente esattamente la zona in cui i fatti sono stati dichiarati come luogo dell’evento ovvero essi si sono verificati esattamente in Nola, alla via SS 7 bis nei prssi del negozio indicato dall'attore.

Da ciò consegue che la contestazione mossa, seppur formalmente possibile, nei fatti appare del tutto infondata.

Non è dato sapere se la contestazione rivelatasi INFONDATA è stata frutto di una cattiva interpretazione dei dati forniti dal dispositivo OCTO o si è trattato di una cattiva "lettura" da parte del liquidatore.

In entrambi i casi  si può asserire che è stata del tutto incoerente con la realtà dei fatti.

 

                                                                              Articolo a cura di Per, Ind, Gaetano Esposito e dell'Ing. Carmine La Ringa