Obiettivo

Analizzare se vi è responsabilità a carico del conducente della bicicletta.

La prima cosa da prendere in considerazione è lo schizzo planimetrico redatto, al momento dei fatti, dalla PG operante:

 

La seconda fase consiste nella redazione, da parte del tecnico incaricato, della restituzione grafica (ovvero la trasposizione in scala del citato schizzo). Detta operazione consentirà di avere una rappresentazione della scena del sinistro che sia il più possibile vicina alla realtà dei fatti.

 

Purtroppo, lo schizzo eseguito dalla Polizia Municipale intervenuta non è corredato, come sarebbe prescritto anche dalla Norma UNI 11472, di rilievi metrici e neanche di rilievi fotografici.

Questo fatto rende più laborioso eseguire la restituzione grafica ma noi provvederemo lo stesso spiegando, di passo in passo, la modalità con la quale abbiamo ricostruito la planimetria in scala.

Innanzitutto, abbiamo prelevato da Google Maps il luogo del sinistro:

 

Modalità e circostanze in cui è avvenuto il sinistro

Dalla attenta lettura di tutti gli atti di causa si evince la seguente dinamica.

La vettura di colore grigio, percorreva via Reno e, all’incrocio, doveva svoltare sulla propria sinistra per imboccare Via Chiana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giunta al centro dell’incrocio si fermava per concedere la precedenza ad un veicolo che proveniva da Via Fucino (impegnando quindi la destra del veicolo grigio).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come più dettagliatamente si vede anche nella seguente immagine tridimensionale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Polizia Municipale, prontamente allertata da una telefonata, si recava sul posto dell’incidente ed iniziavano le operazioni prescritte nelle date circostanze.

Provvedevano ad eseguire rilievi planimetrici della scena del sinistro stilando, a mano libera, lo schizzo di campagna mostrato in Figura 1 (omettendo però di eseguire alcune operazioni essenziali).

  • Individuarono le direzioni di marcia dei veicoli;
  • Non individuarono il punto di impatto (PPU) dei due veicoli;
  • individuarono la posizione di quiete assunta dalla Renault Cargo (vettura grigia);
  • individuarono la posizione di quiete della bicicletta.

Ricostruzione traiettorie, velocità, punti di impatto ed ogni altro elemento utile per comprendere la dinamica dello stesso

 

Eseguiremo la ricostruzione utilizzando il cosiddetto “approccio in avanti”.

Con l’approccio in avanti l’evento viene ricostruito partendo dalle posizioni all’urto[1] fino al raggiungimento delle posizioni di quiete. Obiettivo di questa ricostruzione è ottenere una dinamica del sinistro in cui i veicoli, nella simulazione, raggiungano le stesse posizioni di quiete ed effettuino gli stessi spostamenti[2] post-urto, che hanno effettivamente raggiunto e compiuto nella realtà e che presentino la medesima deformazione sia in termini di localizzazione che di energia necessitata a produrla. Con questo approccio è quindi possibile osservare direttamente gli effetti dei parametri di collisione sul moto dei veicoli, consentendo risultati molto più accurati di quelli consentiti dalle classiche analisi manuali (a ritroso).

Per eseguire correttamente la ricostruzione è necessario conoscere:

  1. le direzioni di arrivo all’urto;
  2. il PPU (presumibile unto d’urto);
  3. la posizione che i veicoli avevano al momento dell’urto nell’istante della loro massima compenetrazione;
  4. la direzione di uscita dall’urto;
  5. la posizione che i veicoli hanno assunto quando hanno raggiunto lo stato di quiete.

Ora verifichiamo ognuno di questi punti per sapere quali sono quelli noti o, in caso contrario, se è possibile determinarli in modo induttivo.

La direzione di arrivo all’urto è quella indicata come direzione di marcia dei due veicoli desumibile dallo schizzo di campagna.

Il PPU che i rilevatori non hanno indicato è desumibile intuitivamente come punto di intersezione delle traiettorie della bici e della Renault

 

 

La posizione che i veicoli avevano al momento dell’urto nell’istante della loro massima compenetrazione la si ottiene facendo procedere i due veicoli secondo le rispettive traiettorie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In questa Figura si vede raffigurata la esatta sequenza descritta dall’odierno convenuto

“il sinistro si è verificato per omissione di precedenza dato che io ero fermo in attesa di attraversare a sinistra in salita l’incrocio………………….. Di fatto e più precisamente, ad integrazione di quanto già comunicatovi, prima ha attraversato regolarmente l’incrocio una autovettura che precedeva la bicicletta, io la ho fatto passare e sono ripartito piano procedendo a sinistra girando quando ho intercettato con la parte frontale del mio Renault Kangoo la bicicletta condotta da xxxxxxxxxxxx”

Ora dovremmo confrontare i danni subiti dai due veicoli.

Purtroppo, come ho già detto, non vi sono rilievi fotografici. Procederemo alla necessaria verifica confrontando le descrizioni che gli agenti hanno fatto dei danni riportati dai due veicoli.

Questi i danni presenti sulla Renault

Danni: ammaccatura cofano anteriore.

Questi i danni presenti sulla bici

Danni: ammaccatura parafango anteriore, cerchio ruota anteriore, abrasioni forcella ant. lato sx., manopola ant.sx.

Ora verifichiamo la posizione che i veicoli hanno assunto quando hanno raggiunto lo stato di quiete.

Cominciamo dal leggere lo schizzo di campagna

 

In esso sono rappresentati i luoghi del sinistro, la posizione di quiete della Renault (contrassegnata con la lettera A), la posizione di quiete della bicicletta (contrassegnata con la lettera B).

Nota Bene: I rilevatori ci assicurano che i veicoli sono stati trovati nello stato di quiete assunto dopo l’impatto

 

 

 

 

 

 

I rilevatori comunicano anche che la conducente della bici ha subito lesioni ed è stata trasportata in Ospedale senza che sia stato rilevato il punto dove è caduta.

L’immagine che segue riproduce fedelmente le posizioni di quiete indicate dai rilevatori nel loro schizzo di campagna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Guardiamo ora nel dettaglio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dalla comparazione di queste due immagini si ha la prova che la “ricostruzione del sinistro” ha riprodotto fedelmente la scena reale così come la avevano visto i rilevatori.

 

Ricostruzione del sinistro stradale

Il sinistro è avvenuto con asfalto asciutto, pertanto per il coefficiente di attrito radente pneumatico/strada si è scelto un valore pari a 0,8.

 

Il cerchio rosso evidenzia la velocità all’urto del veicolo Renault (9 km/h). Il cerchio blu evidenzia la velocità all’urto della bicicletta  (15 km/h). Questa Immagine è tratta dal software utilizzato.

Si precisa che, d’ora in avanti, la velocità all’urto dei veicoli rappresenta la velocità assunta dai mezzi nel momento di massima compenetrazione dei lamierati.

 

Analisi della fase pre-urto

Facendo retrocedere i veicoli con le direzioni e le velocità calcolate al momento della collisione ed ipotizzando delle traiettorie pre-urto, è stato possibile ricavare i probabili spostamenti pre-urto dei mezzi, da circa tre secondi prima dell’urto fino alla collisione (si vedano le seguenti immagini).

 

Conteggi pre-urto per il veicolo Renault

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conteggi pre-urto per la bicicletta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’immagine che segue mostra la posizione assunta dai veicoli nella fase pre urto:

 

Conclusioni

Tre cose si sono ampiamente dimostrate nelle pagine precedenti:

  1. Il sinistro è stato innescato dalla improvvida condotta di guida del conducente della Renault che viaggiando (dopo essere ripartito da fermo) ad una velocità di 9 km/h in spregio all’art. 145 del Codice della Strada, effettuava una manovra di svolta a sinistra senza concedere la prescritta precedenza alla bicicletta che sopraggiungeva sulla corsia di marcia di propria pertinenza.
  2. Va detto che la Renault aveva già concesso la precedenza ad un veicolo che precedeva la bici ma poi subito dopo, senza probabilmente avvedersi del sopraggiungere della bicicletta, ripartiva ed investiva la Sig.xxxxxxx.
  3. La ciclista procedeva a velocità commisurata ed attraversava legittimamente l’incrocio senza commettere nessuna irregolarità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riepilogando:

Il conducente della Renault ha violato l’art. 145 del codice della strada perché non concedeva la precedenza alla bicicletta che proveniva dalla sua destra e che nel pieno rispetto delle regole stava attraversando l’incrocio in modo prudente e diligente.

     Articolo di Per. Ind. Gaetano Esposito e Ing. Carmine La Ringa

 

 

 


[1] Posizione di massima compenetrazione dei veicoli.

[2] Intesi sia come percorso del centro di massa del veicolo sia come rotazione del veicolo e come passaggio degli pneumatici del veicolo sugli stessi punti ove nella realtà ha impresso tracce al suolo.