Mediazione obbligatoria subito.

fonte www.perindnapoli.it

Anche per liti condominiali e sinistri stradali. Non si dovrà aspettare marzo 2012 per passare necessariamente dall’organismo di mediazione anche per queste controversie prima di poter iniziare una causa in tribunale. Lo prevede il maxiemendamento al ddl Stabilità tra le misure finalizzate a rendere più efficiente e snella la giustizia. E tra queste spicca anche la abrogazione della Legge Pinto. Basta indennizzi per cause troppo lunghe: chi subisce danni dalla giustizia lenta al massimo avrà diritto alla restituzione del contributo unificato. Si applica anche ai procedimenti pendenti.

Mediazione.

L’articolo 2, comma 16.10 del decreto legge 225/2010 aveva stabilito una doppia velocità per la mediazione obbligatoria.

Due materie di grande impatto (liti condominiali e risarcimento danni da sinistri) erano state rinviate al 20 marzo 2012. Il maxiemendamento al disegno di legge Stabilità dispone che anche queste controversie siano sottoposte a conciliazione obbligatoria da subito.
Si tratta di un’anticipazione che comporta una deflazione dell’attività dei tribunali e un prevedibile boom delle procedure di mediazione.

Nel frattempo la scelta del legislatore vuol favorire la conciliazione stragiudiziale: di recente è stato stabilito, per incentivare la mediazione, che essere assenti alla seduta di mediazione può costare molto in termini di accollo di spese processuali nel giudizio in tribunale.

Legge Pinto.

Abrogata, sostanzialmente, la legge Pinto (89/2001) sull’indennizzo dovuto dallo stato per i processi di durata irragionevole. Il maxiemendamento assegna a chi ha subito un processo eccessivamente lungo solo il rimborso di una somma pari al contributo unificato.
Oggi di solito vengono riconosciuti indennizzi intorno ai mille euro/anno. Ma con il nuovo sistema potrà darsi che le cifre saranno e di molto calmierate.Il provvedimento riguarderà anche i processi pendenti. La norma determina in due anni la durata ragionevole per ogni grado di giudizio e in un anno per i giudizio di rinvio dopo la cassazione.

 Posta elettronica certificata.

La Pec diventa lo strumento principale, se non unico, per le comunicazioni tra uffici giudiziari e avvocati.

Per le comunicazioni di cancelleria la regola è la pec e solo in seconda battuta si può ricorrere a fax o notifica.

L’avvocato può citare i testimoni del processo civile con pec.

Con pec l’ufficiale giudiziario può trasmettere il verbale di pignoramento.
Gli avvocati potranno notificare in proprio con la posta elettronica certificata (legge 53/1994).
Gli  ordini e collegi professionali potranno essere sciolti o commissariati se non pubblicano l’elenco riservato, consultabile in via telematica esclusivamente dalle pubbliche amministrazioni, dei dati identificativi degli iscritti con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata  (articolo 16 del d.l. 185/2008).

Rottamazione liti di cassazione e in appello.

Le parti dovranno confermare il loro interesse a definire i procedimenti pendenti in cassazione contro pronunce emesse prima del luglio 2009 e quelli pendenti in corte d’appello da oltre due anni. Lo strumento scelto è la necessità di presentare una istanza di trattazione del procedimento: chi non la presenta si considererà come se avesse rinunciato alla causa e il giudice pronuncerà l’estinzione del giudizio.

Cause previdenziali.

Sono inappellabili le sentenze in materia previdenziali rese ai sensi dell’articolo 445 bis cpc.


Sentenze on demand.

Anche le sentenze civili potranno essere rese con lettura del dispositivo e delle motivazioni succinte  in udienza. Ma se la parte soccombente vuol fare appello può chiedere le motivazioni formulate per esteso.
Attenzione,  la sentenza per esteso si avrà solo a precisa richiesta.

Chi fa la richiesta di motivazione deve anche versare il contributo unificato per l’appello (che tra l’altro è aumentato della metà). Se nessuno fa richiesta di motivazioni la sentenza diventa definitiva.

Contributo unificato.

 

È aumentato della metà per i giudizi di appello ed è raddoppiato per i giudizi in cassazione.
Giudici ausiliari.

Infornata di giudici ausiliari per eliminare entro il 2015 l’arretrato civile.Saranno scelti tra avvocati dello stato e magistrati a riposo, che non abbiano superato i 75 anni. Esclusi gli avvocati. Saranno pagati a gettone (200 euro a sentenza).