Raggiunto l’obiettivo delle 50 mila firme per la proposta di legge

Oltre 50 mila persone hanno firmato la proposta di legge di iniziativa popolare sull’ omicidio stradale, che mira a inasprire le pene per chi guida sotto l’effetto di alcol e droga.

Lo ha reso noto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, primo firmatario della proposta di legge, insieme ai promotori dell’iniziativa: Stefano e Stefania Guarnieri, genitori di Lorenzo, giovane vittima della strada; Giordano Biserni presidente dell’ASAPS; e Valentina Borgogni per l’Associazione Gabriele Borgogni.

La proposta di legge vuole introdurre la fattispecie di ‘omicidio stradale’ per chi uccide guidando sotto l’effetto di alcol e droghe. Le pene attualmente previste passerebbero da 3-10 anni a un minimo di 8 e a  un massimo di 18 anni. La proposta di legge prevede inoltre l’arresto in flagranza di reato e l’ ‘ergastolo della patente’, ovvero a chi guida sotto l’effetto dell’alcol e della droga sarà tolta definitivamente la patente dopo il primo omicidio. Al momento, invece, è prevista solo la revoca temporanea del permesso di guida e nessuna misura cautelare.

“La sicurezza stradale – ha dichiarato Renzi – non può essere un tema del quale si parla piangendo il giorno dopo un incidente: è un fatto politico di grande impatto, 4090 morti sulle strade italiane l’anno significa un danno enorme dal punto di vista civile, sociale e familiare. La comunità non deve vivere solo di emozione ma deve essere in grado di affrontare questo problema”.

“Nel 2011 abbiamo scritta la proposta di legge – ha aggiunto Renzi – ci piacerebbe che nel 2012 questa diventasse una legge vera e propria. Invieremo le firme in Parlamento, parlando con tutti i capigruppo di centrodestra e di centrosinistra. Questa non è una proposta di legge di destra o di sinistra ma una proposta di legge di giustizia. Se una persona ruba un portafoglio o uccide sotto effetto di alcol o droghe viene condannata alla stessa pena, e questo è assurdo giuridico che va assolutamente cambiato”.