L'eterna e stucchevole polemica su "chi è legittimato ad eseguire la ricostruzione di un incidente stradale" da anni vede contrapposti Ingegneri e Periti Indiustriali da una parte e Periti Assicurativi dall'altra. I primi sostengono che trattasi di "materia per legge riservata alle loro categorie professionali", gli altri invece dichiarano di essere legittimati ad eseguire la ricostruzione. Da anni non se ne viene a capo, ciascuna delle parti indica leggi e regolamneti a conferma della propria tesi, ciascuno esibisce e sbandiera sentenze che gli darebbero ragione. Non è nostro desiderio rinfocolare le polemiche sposando le ragioni degli uni o degli altri, lasciamo questo compito alla magistratura ed agli ordini professionali e associazioni di categoria. Il nosrtro interesse è invece cercare di portare serenità negli animi cercando di ribadire quali siano le "CONOSCENZE, ABILITÀ E COMPETENZE ASSOCIATE ALL'ATTIVITA PROFESSIONALE del Ricostruttore di Incidenti Stradali".
In premessa dobbiamo dire che, stante la delicatezza del lavoro che fa il Consulente Tecnico in un processo, all'inizio degli anni 2000 si cominciò ad avvertire, nel mondo scientifico e nelle Associazione rappresentative dei "Ricostruttori di incidentri stradali" la esigenza di regolamentare la materia. Fu cosi che fu costituita una commissione che, in stretta collaborazione con i Ministeri dei trasporti e delle Infrastrutture, scrivesse una norma dove fossero elencate tutte le "CONOSCENZE le ABILITÀ E le COMPETENZE" che dovesse possedere chi aspirava a ricoprire, nel mondo giudiziario, il ruolo di "Ricostruttore di Incidenti Stradali".
Così si arrivò nel 2015 alla emanazione della Norma UNI 11294.
Cerchiamo di chiarire cos'è una norma
Semplicemente un documento che dice "come fare bene le cose", garantendo sicurezza, rispetto per l'ambiente e prestazioni certe.
Secondo il Regolamento UE 1025 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 sulla normazione europea, per "norma" si intende:
"una specifica tecnica, adottata da un organismo di normazione riconosciuto (in Italia: ACCREDIA), per applicazione ripetuta o continua, alla quale è obbligatorio conformarsi, e che appartenga a una delle seguenti categorie:
- norma internazionale: una norma adottata da un organismo di normazione internazionale;
- norma europea: una norma adottata da un'organizzazione europea di normazione;
- norma armonizzata: una norma europea adottata sulla base di una richiesta della Commissione ai fini dell'applicazione della legislazione dell'Unione sull'armonizzazione;
- norma nazionale: una norma adottata da un organismo di normazione nazionale".
Le norme, quindi, sono documenti che definiscono le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di qualità, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o servizio, secondo lo stato dell'arte e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo.
La norma UNI 11294 purtroppo non fu mai "ufficialmente applicata" ma comunque se ne cominciò a parlare ed i professionisti del settore sempre più spesso nelle proprie relazioni cominciarono a confrontarsi ed adeguarsi a quanto la norma stabiliva. Il tempo, come spesso accade mise in luce alcuni punti critici che abbisognavano di una revisione e fu così che si è arrivati, nel 2020, alla emanazione della Norma UNI 11294/2020 che è quella ad oggi vigente.
Prima di scendere nei dettagli ci dispiace dover constatare che neanche questa seconda edizione ha dato i frutti sperati. Sarebbe stato auspicabile che i Tribunali e le Procure avessero proceduto all'inserimento negli elenchi dei CTU (civile) e dei Periti (penale) soltanto quei professionisti che avessero dimostrato di possedere tutte le conoscenze previste dalla norma. Invece continua, almeno per la maggior parte dei Tribunali e Procure, a restare invariato il criterio di immissione del ruolo basato esclusivamente del possesso di un titolo di studio adeguato e della iscrizione ad un albo professsionale o al ruolo nazionale dei periti assicurativi. Per ora non ci resta che sperare e premere affinchè chi di dovere prenda atto di questa spiacevole situazione e provveda a modificarla.
Passiamo ora ad elencare ciò che la norma prevede. Essa ha suddiviso in cinque aree:
- Rapporti con il Tribunale (Avvocati / Magistrati)Rapporti con il Tribunale (Avvocati / Magistrati)
- Analisi dei rapporti delle Autorità Giudiziarie
- Analisi del Sinistro
- Analisi guasti meccanici
- Analisi delle sollecitazioni sugli occupanti, delle lesioni e dei fattori umani
Ognuna di queste aree è stata suddivisa in tre paragrafi (Conoscenze, Abilità e Competenze). Vediamo una per una quali sono.
1) Rapporti con il Tribunale (Avvocati / Magistrati)
Conoscenze:
• diritto processuale penale e civile riferito allo specifico campo applicativo; principi dell'attività di polizia giudiziaria (accertamenti urgenti su luoghi e cose; sequestro);
• la perizia e la consulenza nel processo penale e civile;
• l'accertamento tecnico preventivo, l'incidente probatorio;
• Codice civile e penale riferito allo specifico campo applicativo.
Abilità:
• rapportarsi con magistrati, giudici, avvocati e tutti i soggetti che gravitano in questo settore;
• svolgere l'incarico muovendosi all'interno delle leggi che regolamentano tale attività.
Competenze:
Saper esporre, in sede giudiziaria, la propria relazione tecnica, evidenziando, anche con l'ausilio di software, le condotte di guida dei conducenti coinvolti nonché le responsabilità ed i nessi di causalità, in modo chiaro e contestualizzato.
2) Analisi dei rapporti delle Autorità Giudiziarie
Conoscenze:
• elementi di fotogrammetria;
• elementi di topografia applicata al rilievo dell'incidente;
• principali caratteristiche geometriche, funzionali e costruttive delle strade, le caratteristiche e la tipologia dei materiali di pavimentazione, delle infrastrutture viarie, della segnaletica ed impianti semaforici.
Abilità:
• effettuare rilievi del sinistro secondo la UNI 11472, e la relativa restituzione planimetrica;
• interpretare i dati del cronotachigrafo e degli strumenti di registrazione dati relativi al comportamento del veicolo.
Competenze:
• valutare i dati disponibili per l'analisi di un incidente stradale.
3) Analisi del Sinistro
Conoscenze:
• cinematica e dinamica;
• forze agenti sul veicolo;
• meccanica dell'urto tra veicoli;
• metodi di valutazione dell'energia di deformazione e loro limiti di applicabilità;
• elementi di illuminotecnica;
• principali tecniche di simulazione computerizzata degli incidenti stradali, ai fini di sapere interpretare e valutare i dati di ingresso e di uscita e i metodi di calcolo utilizzati;
• principali metodologie di prova di crash su veicoli;
• principali metodologie di prove per valutare l'aderenza ruota/pavimentazione.
Abilità:
• applicare le leggi della fisica per l'analisi di un incidente stradale;
• individuare ii tipo di urto con riferimento alle posizioni ed alle deformazioni dei veicoli;
• applicare le procedure per la valutazione dell'energia assorbita nelle deformazioni;
• valutare la compatibilità delle deformazioni rilevate tra i diversi veicoli coinvolti nel sinistro;
• valutare le caratteristiche di aderenza veicolo-pavimentazione;
• individuare il nesso causale nell'incidente.
• individuare le criticità ai fini della valutazione dell'attendibilità della ricostruzione del sinistro;
Competenze:
• redigere una relazione tecnica comprendente la ricostruzione dell'evento, l'individuazione dei comportamenti dei soggetti coinvolti, anche in relazione alle norme che regolano la circolazione stradale, l'individuazione dei fattori di rischio e delle cause dell'incidente con relativo nesso causale rispetto alle conseguenze.
4) Analisi guasti meccanici
Conoscenze:
• elementi del comportamento meccanico dei materiali e delle prove di caratterizzazione meccanica e fisica dei materiali;
• elementi di tecnologia meccanica;
• caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli e dei loro sistemi di sicurezza attiva e passiva;
Abilità:
• individuare l’influenza e la rilevanza causale sull'incidente di eventuali guasti a organi meccanici, a dispositivi elettrici o elettronici.
Competenze:
• redigere una relazione tecnica comprendente l'individuazione dei guasti e del loro relative nesso causale rispetto alle conseguenze che hanno provocato l'incidente.
5) Analisi delle sollecitazioni sugli occupanti, delle lesioni e dei fattori umani
Conoscenze:
• elementi della biomeccanica delle lesioni e dei meccanismi di lesione e classificazioni dell'entità delle lesioni;
• fattori umani nella guida, loro influenza sui tempi di reazione caratteristiche della visione notturna, diurna e della visione prospettica in funzione della posizione, dell'altezza e della velocita.
Abilità:
• Schematizzare ed interpretare la dinamica degli occupanti;
• Valutare la compatibilità delle deformazioni rilevate e la tipologia delle lesioni;
Competenze:
• redigere una relazione tecnica comprendente la ricostruzione dell’evento, l’individuazione dei comportamenti dei soggetti coinvolti, anche in relazione alle norme che regolano la circolazione stradale, l’individuazione dei fattori di rischio e delle cause dell’incidente con relativo nesso causale rispetto alle conseguenze.
Conclusioni
E' doveroso ribadire che nel processo, e specialmente in quello penale, la figura del "Ricostruttore di incidenti stradali" assume una importanza significativa e dunque è doveroso che chi ha le competenze ed il dovere di guarire i processi dai mali che li affliggono faccia una serie riflessione anche su quanto sia importanmte garantire che, per questa materia) gli ausiliari dei Giudici siano soltanto coloro che realmente posseggono CONOSCENZE, ABILITÀ E COMPETENZE ASSOCIATE ALL'ATTIVITA PROFESSIONALE DEL Ricostruttore di Incidenti Stradali. Tali competenze devono essere verificate dal Presidente del Tribunale non attraverso una semplice dichiarazione di colui che aspira ad essere iscriitto ma attraverso mezzi idonei a verificare la VERIDICITA' della affermazione fatte.
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