Nel 2008 fu pubblicata la norma UNI 11294 che descriveva quali fossero le competenze che doveva avere chi si voleva eseguire una ricostruzione cinematica e dinamica di un incidente. Essa costituiva soltanto una linea guida di come si doveva svolgere una ricostruzione cinematica e dinamica e quali contenuti minimi doveva avere una relazione ricostruttiva.

Nel 2015 la Norma è stata integrata concentrandola sulla figura professionale del “ricostruttore di incidenti stradali” stabilendo quali sono i requisiti che un ricostruttore dovrebbe avere e quali sono le procedure per la certificazione professionale del ricostruttore stesso.

Chi ritiene di avere i requisiti per poter affrontare la ricostruzione di un incidente stradale non ha l’obbligo di certificarsi e quindi chi decide di farlo si sottopone ad “certificazione volontaria”.

Chi è interessato può chiedere informazioni scrivendo a gaetano.esposito.napoli@gmail.com

 

La norma detta però quali sono i requisiti che il professionista deve possedere e quali sono gli organismi che possono certificare le competenze dei ricostruttori.

In pratica un ricostruttore che vuole certificare la propria competenza si rivolge ad un organismo di certificazione che ha preparato l’iter certificativo e sostiene le prove previste sia dalla norma sia da quanto previsto dall’organismo.

L’ organismo deve preparare uno schema di certificazione, in accordo a quanto previsto dalla norma, e sottoporlo alla approvazione di ACCREDIA se vuole fornire maggior garanzia di serietà e terziarietà.

ACCREDIA

è l'Ente unico nazionale di accreditamento designato dal Governo italiano, ossia l'unico ente preposto, in Italia, ad attestare che gli organismi di certificazione ed ispezione, i laboratori di prova, anche per la sicurezza alimentare, e quelli di taratura abbiano le competenze per valutare la conformità dei prodotti, dei processi e dei sistemi agli standard di riferimento.

ACCREDIA opera sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico e svolge un servizio di pubblica autorità, in quanto l'accreditamento è un servizio svolto nell'interesse pubblico ed un efficace strumento di qualificazione dei prodotti e servizi che circolano su tutti i mercati.

La Norma UNI 11294/2015 prevede che la certificazione deve passare attraverso:

  • Analisi dei titoli di studio
  • Analisi di un curriculum professionale
  • Analisi di almeno 3 lavori eseguiti direttamente nel campo ricostruttivo
  • Il superamento di un questionario di almeno 20 domande a risposta multipla
  • La risoluzione di un caso reale
  • Il superamento di un esame orale

La norma prevede comunque che gli argomenti sui cui verrà preparata la prova scritta (questionario) deve comprendere gli argomenti riportati in una apposita tabella.

Non è previsto per chi intende certificarsi nessun obbligo di partecipazione a qualsivoglia corso di preparazione.

E’ prescritto che l’organismo di certificazione provveda al mantenimento della certificazione attraverso la verifica periodica (almeno quinquennale) delle competenze che il professionista certificato dovrà dimostrare con la presentazione di certificati di partecipazione a corsi, sedute di prove di crash test dottorati ecc.

primo organismo, in Italia, riconosciuto da ACCREDIA è APAVE  ITALIA CPM S.r.l. che ha provveduto a farsi riconoscere lo schema di certificazione e attualmente risultano certificati, suo tramite, 22 professionisti (guarda l’elenco).

Attualmente è programmata una nuova sessione di esami che si terrà a Nola il 22/03/2019.

Chi è interessato può chiedere informazioni scrivendo a gaetano.esposito.napoli@gmail.com